PIETRO

    Pietro Vannucci detto il Perugino, uno degli artisti più influenti del Rinascimento, partito da ragazzo dalla nostra Città della Pieve, cresciuto nelle più prestigiose Botteghe dell’epoca con “compagni di classe” illustri quali Leonardo da Vinci e Sandro Botticelli, riconosciuto per la sua opera in tutta Italia nel secolo in cui fioriva l’arte più apprezzata di sempre.

     
     
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    LA GIOVINEZZA DEL PERUGINO NELLA BOTTEGA FIORENTINA

    A partire dal 1470 il Perugino è a bottega a Firenze da Andrea del Verrocchio.

    In questo luogo di lavoro e apprendimento troverà molti artisti importanti, come: Lorenzo di Credi, Domenico Ghirlandaio, Filippino Lippi, Sandro Botticelli e Leonardo da Vinci.

    Dettagli e approfondimenti

    La bottega del Verrocchio era molto attiva e i suoi artisti sperimentavano anche nuove tecniche.

    Ad esempio Leonardo da Vinci realizzerà le prime opere con la PROSPETTIVA AEREA.

    Perugino apprende e approfondisce questa tecnica in maniera personale, facendone un capolavoro nelle sue opere della maturità.

    Altri influssi nelle sue opere verranno dalla conoscenza dei pittori Fiamminghi, apprezzati sempre nella Bottega del Verrocchio.

    Testo classe II C

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    LA BOTTEGA PERUGINA, LE OPERE PER LA FAMIGLIA BAGLIONI

    L’ Adorazione dei Magi è un quadro molto importante del Perugino, perché è ricordato come una delle prime opere che dipinge a Perugia per la famiglia Baglioni.

    Grazie all’opera sappiamo che il pittore era in città il 21 luglio 1475.

    Dettagli e approfondimenti

    I soggetti che usa il pittore nella Adorazione dei Magi hanno dei ricordi gotici.

    Nella sua opere è possibile riconoscere il suo autoritratto,in alto a sinistra dove sul colletto della casacca del giovane appare la scritta “IO”. Vittoria Garibaldi indica l'opera come la prima importante commissione ricevuta da Perugino negli anni vicini alla fine del suo apprendistato fiorentino, mentre altri la datano a un periodo leggermente successivo, verso il 1475.

    Testo classe II C

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    IL MAESTRO DELLA CAPPELLA SISTINA

    Il Perugino nel 1481 è stato chiamato da Papa Sisto IV per affrescare la Cappella Sistina. Il cantiere di questa costruzione rappresenta un momento molto importante per la sua vita.

    Dettagli e approfondimenti

    Il Perugino per affrescare la Cappella va a Roma. Assieme a lui lavorano Sandro Botticelli, Cosimo Rosselli, Domenico Ghirlandaio con i loro collaboratori. Una delle opere che ha fatto è “La consegna delle chiavi”. Quest’opera rappresenta la trasmissione di potere spirituale da Cristo a san Pietro. Questo è uno dei più famosi del  ciclo . Un’altra opera è “il Battesimo di Cristo”. L’opera è impostata secondo uno schema geometrico. Il tema è il parallelismo tra le storie di Mosè e quelle di Cristo.      

    Testo classe II C

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    OPERE DEL PERUGINO NELLA SUA MATURITÀ

    Dal 1485 al 1504 il Perugino è molto famoso e riceve molte commesse,infatti veniva chiamato “ il Maestro d’Italia”. Gli allievi venivano da Francia e Spagna. Le sue opere venivano messe sul mercato e vendute.

    Dettagli e approfondimenti

    Fra le  opere  commissionate al Perugino troviamo  lo Sposalizio della Vergine e l’Annunciazione Ranieri. L’Annunciazione Ranieri riporta la scena dell’Annunciazione con l’Arcangelo Gabriele, alla sua destra la Vergine.

    Nello sposalizio della Vergine vengono rappresentati Maria e Giuseppe in primo piano mentre si sposano, con al centro un sacerdote che li tiene per mano. Lo sfondo è occupato da una grande piazza, al termine della quale si trova un edificio a  pianta centrale, il tempio di Gerusalemme.

    Testo classe II C

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    IL RITORNO DI PIETRO A CITTÀ DELLA PIEVE

    Il Perugino torna a Città della Pieve DOPO IL 1503 perchè aveva perso la sua fama internazionale fra i nobili italiani. Il pubblico preferiva Raffaello, che era stato anche suo allievo e Michelangelo, dalla maniera molto moderna e ormai lontana dal gusto artistico di Perugino.

    Dettagli e approfondimenti

    Perugino nacque a Città della Pieve e qui tornò in vecchiaia. Nella sua città natale realizzò molte opere: nell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi fece l’Adorazione dei Magi nel 1504, poi per il Duomo di San Gervasio e Protasio il Battesimo di Cristo nel 1510 e la Madonna in Gloria fra i Santi nel 1514, nella Chiesa di Santa Maria dei Servi la Deposizione dalla Croce nel 1517 e infine nella Chiesa di San Pietro San. Antonio Abate tra i Santi nel 1507.

    Testo classe II C

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